Dopo colazione nella guesthouse saliamo la stradina che dal
quartiere più vecchio di Leh, che si trova alle spalle della moschea JamaMasjid,
ci porta fino al Leh Palace il palazzo di nove piani dal colore grigiastro che
domina la città.
Attraverso un labirinto di corridoi bui, scalinate nascoste e
scale improvvisate, raggiungiamo il tetto dal quale è possibile ammirare uno
splendido panorama.
Saliamo fino al Tsemo Fort abbarbicato sul Palace Ridge e
considerato uno dei simboli più rappresentativi della città. Visto da vicino,
questo forte appare piuttosto piccolo e oltre alle bandiere di preghiera tra le
sue mura diroccate non c’è molto altro da vedere, ma la salita fin lassù vale
sicuramente.
Facciamo una camminata
sulla via principale ed è già ora di cena che consumiamo al Gesmo uno dei
nostri ristoranti preferiti scelto più volte durante il nostro soggiorno a Lhe.
Il piatto di questa sera è a base di ottimi momo, che sono dei ravioli tibetani ripieni di
verdura.
Dall’Italia per i giorni che trascorriamo a Leh abbiamo dovuto
prenotare due guesthouse per problemi di disponibilità delle stanze, quindi il
secondo giorno ci spostiamo alla Ashoka guesthouse.
Dopo essere stati alla
festa locale delle donne dove vengono proposti prodotti della terra di questa
regione, prendiamo un taxi collettivo per arrivare allo Stok Castle. Questo Palazzo
Reale si trova 14km da Leh ed è molto ben conservato perché saltuariamente vi
soggiornano ancora i membri della famiglia reale (ormai deposta).
Un’altra escursione fatta in questi primi giorni trascorsi a
Leh è la visita dei monasteri a est della capitale del Ladakh. Noleggiamo una
jeep all’ Hayan Himalaya una delle tante agenzie che si trovano nelle vie di
Leh specializzate tra l’altro anche in spedizioni di trekking. I tre monasteri visitati sono quelli di
Alchi, Likir e Basgo. Partiamo alle 9 del mattino per essere poi di ritorno
alle 15.30. I monasteri sono molto belli.
Tornati in città non manca di farci
un buon shake di mango nella via principale, poi un po’ di relax nel giardino
della guesthouse necessario anche per evitare le ore più calde. Alle 18 andiamo
verso il Leh Palace per vedere il tramonto seduti al bar con un buon bicchiere
di tè ginger lemon honey.
Questi primi giorni a Leh li abbiamo trascorsi con un nostro
amico di viaggi, purtroppo lui domani deve prendere un volo di ritorno a Delhi
perché il suo fisico non riesce ad adattarsi all’altitudine. Leh si trova a
3500 metri e nei primi giorni questo passaggio ad alta quota può causare un po’
di nausea, mal di testa, tachicardia o leggera insonnia. Nei giorni successivi
ci sono subito miglioramenti che non ci sono stati invece per Andrea. Lui ha
avuto bisogno di ossigeno e ha passato così una notte in ospedale. Il medico
gli ha consigliato di prendere il diamox che è un farmaco che può aiutare in
questi casi e soprattutto, nel suo caso, di scendere di quota.
Prima della cena al Dreamland affrontiamo la faticosa salita
allo Shanti Stupa costruito nel 1991 sulla collina da un gruppo di monaci
giapponesi per promuovere la pace nel mondo. Il tardo pomeriggio è il momento
migliore per visitare questo sito buddhista: la luce dorata illumina ancora la
città mentre la scalinata è avvolta da una piacevole ombra.
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Leh splendida città incorniciata dai monti |
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Il Tsemo Fort visto da vicino appare piuttosto piccolo |
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A sera il muezin richiama alla preghiera |
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La cucina della guesthouse New Moon |
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C'è una festa nel quartiere... |
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...si possono mangiare i prodotti della regione preparati dall'associazione di donne |
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La via principale con tanti negozi di souvenir, agenzie di trekking... |
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...e gente al lavoro |
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Nel palazzo reale di Stok saltuariamente soggiornano ancora i membri della famiglia reale ormai deposta |
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Il delizioso caffè del palazzo dispone di una grande terrazza dalla quale è possibile ammirare panorami veramente spettacolari |
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I camion sono sempre molto colorati |
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Dipinti murali di Alchi espressione dell'arte indo-tibetana |
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L'imponente statua del Buddha Maitreya alta circa sette metri si trova alle spalle del monastero di Liki |
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Il monastero di Basgo si confonde nella roccia della montagna. E' patrimonio UNESCO |
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Una parte del giardino dell'Ashoka guesthouse |
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Lo Shanti Stupa sito buddhista costruito nel 1991 da un gruppo di monaci giapponesi per promuovere la pace nel mondo |
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Tra gli scaffali del supermercato anche un posto per l'immagine da venerare |
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La stanza dell'ospedale dove...prendere un po' di ossigeno |
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